Dotazione di defibrillatori e formazione dei laici all'utilizzo
Il progetto
Nel nostro paese ogni anno oltre 70.000 persone sono vittime di morte improvvisa da arresto cardiaco, nella maggior parte dei
casi “defibrillabile” con l’uso di un Defibrillatore Semiautomatico Esterno (DAE). L’intervento tuttavia per essere efficace deve verificarsi
entro i primi 5 minuti, tempo difficilmente realizzabile dal Sistema di Emergenza Medica 1.1.8. con i suoi mezzi.
Nei paesi occidentali si sviluppa il Pubblico Accesso alla Defibrillazione (PAD) per potere realizzare l’intervento più precocemente,
in attesa dell’arrivo dell’ambulanza, con l’impegno di “first responders” addestrati ed autorizzati.
Aumenta così la percentuale di sopravvivenza delle vittime di arresto cardiaco.
Gli obiettivi
Distribuire in punti nevralgici del territorio una rete di Defibrillatori Semiautomatici (DAE)
Addestrare alla rianimazione cardiopolmonare (RCP) e all’uso del DAE i “primi a rispondere”,
rappresentati dalle forze dell’ordine (polizia, carabinieri, vigili urbani), dai servizi
di sicurezza (vigili del fuoco, protezione civile). Soggetti che si trovano usualmente ad intervenire in situazioni critiche e che ora possono "anche" portare soccorso
Addestrare alla rianimazione cardiopolmonare e all'uso del DAE tutte le persone che desiderano far parte di questa importantissima rete di soccorritori laici.
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