3 Febbraio 2003
agosto 1996: creazione del 118 della Brianza;
giugno 1999: attivazione dell’unità operativa di cardiochirurgia al San Gerardo;
febbraio 2003: via libera sulle ambulanze del 118 all’uso dei defibrillatori contro l’arresto cardiaco fuori ospedale.
Queste tre tappe segnano in modo significativo, senza nulla togliere ad altre iniziative meno appariscenti, ma altrettanto meritorie, l’impegno di Brianza per il cuore (Bc) per la comunità briantea. Tre tappe che hanno visto l’avvicendarsi di tre presidenti, Giancarlo Colombo, Giuseppe Fassina e Franco Valagussa. Quest’ultimo è il nuovo timoniere eletto dai soci nel corso della serata allo Sporting club di martedì 18 marzo.
A lui il compito di portare a termine la campagna della defibrillazione di comunità.
In breve quello che è stato fatto:
il sodalizio, grazie alla raccolta di fondi da enti e singoli cittadini, ha fatto dono al 118 di 31 defibrillatori, macchine salvavita che in caso di fibrillazione ventricolare erogano la scarica elettrica che rimette in moto il cuore dell’infartuato.
A questo dono importante si sono aggiunti i 7 defibrillatori donati dai Lions di Canonica Lambro, Desio, Seregno e Vimercate; un altro defibrillatore è giunto dal Rotary di Vimercate alla pubblica assistenza di quella cittadina; altre due macchine salvavita sono arrivate dalla generosità di un socio di Bc. Inol- tre il Rotaract ha donato una moto Bmw dotata di un defibrillatore e 3 apparecchi radio gps, per i collegamenti.
In totale dunque il 118 dispone di 41 defibrillatori, che sono in uso da febbraio sulle ambulanze delle Croci. Il 118, avvalendosi anche dell’aiuto dei 18 istruttori preparati da Bc, ha provveduto ad istruire i capi equipaggio.
Ora manca un secondo importante tassello: il via all’uso dei defibrillatori sulle auto delle forze dell’ordine. Bc ha già addestrato oltre 250 persone: occorre risolvere alcuni problemi tecnici di collegamenti radio con la centrale
operativa e poi, da maggio, potrà scattare l’operatività.
Terza ed ultima tappa della campagna, la collocazione di defibrillatori in diversi punti della città, caratterizzati da grande concentramento di persone (stazione, stadio, tribunale, parco e supermercati) e attivazione della rete di first responders. L’esperimento avviato a Monza e Villasanta, verrà poi esteso, grazie anche al sostegno annunciato dell’Asl, ai comuni vicini.
