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EMERGENZA CUORE,MODELLO BRIANZA

Ulteriore passo avanti di contrATTACCO cardiaco

2 febbraio 2006 Monza e Brianza
Diventano otto gli ecg installati sui mezzi di soccorso del 118 Sono 45 le persone che da agosto in poi hanno scoperto di avere un problema cardiaco più pericoloso di quanto credessero: 45 brianzoli che hanno corso meno rischi di quanti ne avrebbero affrontati se non ci fosse stato l'ecocardiogramma a distanza, dall'ambulanza alla centrale del 118.

E’ il primo bilancio del progetto “ContrAttacco cardiaco” voluto da Brianza per il cuore con il servizio emergenza-urgenza. La Provincia è ancora più al sicuro Dopo i primi quattro moduli donati dalla onlus Brianza per il Cuore a maggio 2005, martedì 31 gennaio 2006 al San Gerardo di Monza il presidente Franco Valagussa ha consegnato alla responsabile del servizio emergenza dott.ssa Gian Piera Rossi altri quattro nuovi elettrocardiografi a 12 derivazioni da installare sui mezzi di soccorso di base, un sistema di comunicazione diretta dello stato di salute del cuore alla centrale operativa di Monza.

I nuovi ecg sono stati pagati dalla Fondazione di Comunità, dalla Banca di Credito Cooperativo di Lesmo e di Carate e un ultimo è stato un dono intitolato alla memoria di Gabriella Rota Valagussa per l’utilizzo sul territorio specifico di Monza. “Ormai, conclude il presidente Valagussa, le ambulanze del territorio sono divenute veri centri mobili di diagnosi e cura”. 

Secondo gli studi internazionali si risparmiano un minimo di 20 e un massimo di 55 minuti. Non poco per chi ha tempo anche solo un'ora per un intervento ottimale. Secondo i dati la mortalità ospedaliera passa dal 12 all'8 percento, il rischio relativo di morte è tagliato quasi di un terzo. Ora gli ecg installati sono otto, a fine progetto saranno dodici. Da agosto, quando sono entrati in funzione i primi quattro, donati a maggio, sono stati eseguiti 178 elettrocardiogrammi a distanza: 15 hanno rilevato una sindrome coronarica acuta, 6 un infarto miocardico, 24 aritmie pericolose. 

Nel frattempo, il 118 ha attrezzato anche la trombolisi extraospedaliera: dal 2 novembre, data di attivazione del protocollo, è stata effettuata su 8 dei 21 pazienti con infarto in atto. Un altro dato conferma che il modello Brianza di assistenza preospedaliera alla patologia cardiovascolare acuta (defibrillatori, ecg a distanza, trombolisi domiciliare) dà ottimi risultati: per 19 dei 22 pazienti defibrillati e sopravvissuti all'infarto, un anno dopo l'episodio, la vita è tornata esattamente quella di sempre. «Perché non serve solo salvare la vita, dice Gian Piera Rossi, responsabile del 118, bisogna garantirne anche la qualità». 

da Il Cittadino 2/02/06
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ContrATTACCO cardiaco per i mezzi di soccorso base del 1.1.8

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