Il pronto soccorso a domicilio per
combattere subito, sul posto, un
infarto in corso. Si chiama trombolisi
extraospedaliera e il modello
Brianza, da un anno, è all’avanguardia
in tutta la Lombardia, tanto da
guadagnarsi un palco a Milano il 18
ottobre, quando il progetto e un
anno di risultati sono stati presentati
al circolo della stampa.
Il sistema di intervento farmacologico
fuori dall’ospedale è stato attivato
poco meno di dodici mesi fa, a
novembre del 2005. Era il risultato di
un lungo confronto interno fra l’1.1.8
guidato da GianPiera Rossi e la cardiologia
di Antonio Grieco per perfezionare
i protocolli di intervento.
Contemporaneamente, anche l’1.1.8
di Milano stava partendo con lo stesso
progetto, ma, al contrario dei colleghi
meneghini, Monza è partita prima
e ha fatto anche funzionare la
trombolisi extraospedaliera a pieno
ritmo.
Sono stati 129 i pazienti colpiti in un
anno da sindrome coronarica acuta,
30 sono stati sottoposti al trattamento
per sciogliere i trombi.
LA FIBRINOLISI. In Italia, ogni
anno, i morti per sindrome coronarica
acuta sono 47mila. L'unico modo
per opporsi è ristabilire per tempo -
non solo prima della morte, ma
anche prima delle ricadute per gli
organi - il flusso nelle arterie occluse.
"Le opzioni terapeutiche per il
trattamento dell'infarto miocardico
acuto Stemi, con slivellamento del
tratto St, sono fondamentalmente
due: la trombolisi, ossia la dissoluzione
farmacologia del trombo che
occlude la coronaria, e l’angioplastica
primaria, ossia la rimozione meccanica
dello stesso". Perchè la trombolisi
funzioni, dev'essere fatta presto:
poche ore, il prima possibile.
LE TECNOLOGIE.
E allora perchèaspettare l’arrivo in ospedale? dice Giampiera Rossi,
che "la rete di comunicazione e trasmissione dati, che
fa capo al soccorso sanitario unità d'emergenza del
118 Brianza, offre la possibilità di eseguire e inviare
alla centrale operativa e alle unità di terapia intensiva
coronarica l’elettrocardiogramma a 12 derivazioni di
un paziente con sindrome acuta; è uno degli strumenti
di evoluzione del sistema di soccorso d'urgenza e
permette di iniziare la riperfusione miocardica in fase
pre-ospedaliera con terapia fibrinolitica. In tutto questo,
però, l’elemento fondamentale è la tempestività
con cui, presente il paziente colpito dai primi sintomi,
viene chiamato l’1.1.8".
IL FARMACO.
Il farmaco attualmente in uso sulle unità
mobili del 118 Brianza è un fibrinolitico di terza
generazione: il tenecteplase, “ottenuto mediante l’impiego
di tecniche di bio-ingegneria, che hanno consentito
di apportare alla molecola dell’attivatore tissutale
del plasminogeno mutazioni selettive a livello della
sua catena aminoacida”.
I risultati sono anche l’ultimo
tassello di un progetto di comunità lanciato da
Brianza per il Cuore e dal suo presidente Franco Valagussa
diversi anni fa.
L'ultimo capitolo, lanciato due anni fa, è “ContrAttacco
cardiaco” ed è il mezzo con cui i mezzi di soccorso
sono stati dotati di ecocardiogrammi a distanza.