IL CIBO COME FATTORE DI RISCHIO E FATTORE DI
PROTEZIONE PER LA CRESCITA
Una buona alimentazione è alla base di uno stile di vita sano.
Ma cosa significa oggigiorno “buona alimentazione”? Paradossalmente,
il progresso scientifico, il mercato globale, la società
dei consumi rischia di trasformare un gesto e un’abitudine naturale
come l’alimentazione in uno straordinario fattore di rischio
che mette a repentaglio la salute nelle sue tre
dimensioni: organica, psicologica e relazionale.
Il cibo è nutrimento per il corpo, ma allo stesso tempo entra
nel gioco di relazioni che ogni persona costruisce giorno dopo
giorno nella propria vita.
Bambini e ragazzi sembrano essere i
soggetti meno capaci di fruire e godere del cibo in modo sano:
abbindolati dalle strategie di marketing dell’industria alimentare,
intrappolati in relazioni famigliari e amicali sempre più
stressanti e incerte, spesso lasciati per ore ogni giorno ad interagire
con un mondo fatto di cristalli liquidi e virtualità, trasformano
il cibo in qualcosa che assolve bisogni relazionali,
emotivi e che spesso compensa il senso di solitudine e il vuoto
di affetti e significati che li circonda.
Il risultato è sotto gli
occhi di tutti: bambini che mangiano troppo oppure che non
vorrebbero mangiare mai, patologie cibo-correlate in costante
aumento che sono vere e proprie emergenze per la sanità pubblica,
genitori incapaci di stare a tavola con i propri figli gestendo
il momento del pasto come un sano convivio dove si
mangia, si parla, si scrive il romanzo famigliare, scuole dove il
conflitto tra adulti trova nell’organizzazione e nella gestione
della mensa uno dei suoi momenti di massima problematicità.
Il convegno “Nel cuore del cibo” affronta la relazione tra chi
sta crescendo ed il cibo analizzandone tutti gli aspetti. Aiuterà
operatori, docenti e genitori a comprendere come l’educazione
alimentare del terzo millennio non possa essere confinata ad
aspetti e contenuti puramente nutrizionali, ma debba ampliarsi
per diventare una disciplina che analizza le valenze emotive,
psicologiche, sociali e culturali del cibo.
Il convegno affermerà
l’esigenza di ripensare l’educazione alla salute come una disciplina
multidimensionale fortemente centrata non solo sul sapere,
ma anche sul saper fare e saper essere, di cui
l’educazione alimentare deve rimanere uno dei percorsi necessari
per chi deve crescere e diventare adulto nel terzo millennio.
Programma
8.40 saluti delle Autorità e del Presidente dell’ Associazione Brianza per il Cuore Onlus, Dott. Raffaele Cascella
PRIMA SESSIONE
IL CIBO COME FATTORE DI RISCHIO E FATTORE DI PROTEZIONE PER LA CRESCITA
9.15 Introduzione e saluti
9.30-10.15 Il cibo come fattore di protezione e fattori di rischio nel percorso evolutivo: aspetti organici, psicologici e relazionali.
Dott. Cesare Ghitti – Pediatra Ospedale San Gerardo Monza
10.15-11.00 I linguaggi del cibo: l’esperienza di Reggio Children
Dott.ssa Maddalena Tedeschi – Pedagogista Scuole e Nidi d’Infanzia
11.00-11.15 DIBATTITO
11.15-11.40 COFFEE BREAK
SECONDA SESSIONE
IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE E L’INTERVENTO EDUCATIVO
11.40-12.00 La piramide inversa: cosa rimane della piramide alimentare nella pubblicità dei programmi per l’infanzia.
Dott.ssa Cristina Luti
Dott.ssa Marta Nobile
12.00-12.40 Ho fame di relazioni – il cibo come mediatore delle relazioni interpersonali e significante affettivo.
Cosa vede la famiglia, cosa vede la scuola.
Dott. Alberto Pellai
12.40-13.00 DIBATTITO
13.15-14.00 PAUSA PRANZO
POMERIGGIO
14.00-14.40 Gusto Leggero
Prof. Giovanni Guadagno
14.40-15.15 Il cibo nel cinema
Andrea Valagussa
15.15-15.30 Un’esperienza delle scuole della Brianza
Prof. Walter Consonni
15.30-15.45 Le relazioni a scuola e in famiglia: come le raccontano i nostri studenti. Risultati del concorso promosso da Brianza per il cuore nell’a.s. 2009-2010.
Dott.ssa Barbara Tamborini
15.45-15.55 I genitori tornano a scuola: risultati dello studi di valutazione della scuola genitori del 2010.
Desi Sansone
15.55-16.10 CONCLUSIONE